Ricerche su Ostia e il suo territorio
Collection de l'École française de Rome 553
Il volume raccoglie gli Atti del III Seminario ostiense, tavola rotonda internazionale ormai divenuta annuale presso l’École française de Rome, articolata, come nei seminari precedenti, in due sezioni. La prima, tematica, ha come oggetto Ostia e la riva destra del Tevere, e si apre con contributi che vanno dall’età protostorica (Bronzo recente e finale) all’età arcaica. Per il periodo romano, accanto alla presentazione di scavi recenti si segnala la ripresa delle ricerche nella Necropoli di Porto all’Isola Sacra, col riesame di alcune categorie di materiali, determinanti ai fini della cronologia, provenienti dalle esplorazioni sistematiche condotte alla fine degli anni ’80 del secolo scorso. La seconda sezione accoglie contributi di vario genere, alcuni dei quali approfondiscono aspetti del vastissimo, e ancora solo parzialmente esplorato, patrimonio epigrafico ostiense, nonché i risultati di scavi e di sondaggi stratigrafici recenti nel contesto della città, interessanti anche per chiarire meglio l’attitudine e il programma operativo degli archeologi al tempo del Grande Scavo del 1938-42.
Mireille Cébeillac-Gervasoni, già membro dell'École française de Rome, è stata direttrice del Centre Jean Bérard di Napoli e, successivamente, direttrice di ricerca al CNRS (UMR 8210, ANHIMA). I suoi lavori hanno riguardato in particolar modo le élites e le città dell'Italia romana, ma anche, fin dagli inizi, l'epigrafia e la storia di Ostia antica. È stata autrice, insieme a Maria Letizia Caldelli e Fausto Zevi, del volume Ostia. Cento iscrizioni in contesto (Roma, 2010), e una delle promotrici dei "Seminari Ostiensi" all'École française de Rome.
Già allievo dell’École normale supérieure (Parigi) e membro dell’École française de Rome, maître de conférences in storia romana all’Università di Paris-Est Créteil, Nicolas Laubry è attualmente direttore degli studi per l’Antichità presso l’École française de Rome. Tra i suoi principali interessi vi sono l’epigrafia dell’Occidente romano (Italia, Gallia) e la storia religiosa, istituzionale e sociale delle pratiche funerarie tra la fine della Repubblica e gli inizi della Tarda Antichità.
Perfezionatosi in Archeologia classica fra Roma e Atene, per quasi 25 anni Fausto Zevi ha lavorato nelle Soprintendenze archeologiche, dapprima a Ostia, poi come Soprintendente a Napoli e Pompei e a Roma; in seguito ha avuto la cattedra di archeologia nelle Università di Napoli e poi di Roma-Sapienza. Ad argomenti ostiensi è dedicata buona parte delle sue pubblicazioni su vari aspetti dell’Italia antica. È accademico dei Lincei.